La prima volta in guferia, Per chi vuole =)

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view post Posted on 13/2/2010, 20:29
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Max stava girovagando per la scuola, osservando con attenzione il corridoio che stava attraversando e sperando che fosse quello giusto. Le avevano detto che per mandare una lettera ai suoi genitori sarebbe dovuta andare in guferia, non avendo lei stessa uno di quegli animali, e lei aveva intenzione di raggiungerla prima che faccia sera, possibilmente. Sperando di riuscire ad orientarsi, in quell'edificio enorme... Stringeva in mano la lettera da mandare ai suoi genitori a Nizza, dove aveva scritto molto dettagliatamente tutto quello che le era successo - poco - in quei giorni a scuola. Niente di nuovo per loro, a parte gli ultimi avvenimenti, perchè da poco Max aveva smesso di chiamarli ogni giorno. Ma non potendo resistere più di tanto, ecco che la ragazza iniziava con le lettere. Sperava che il padre e la madre, alla vista del gufo che beccava la finestra del soggiorno di casa loro, non si spaventassero fino ad arrivare al punto di cacciarlo... Poveri animali, non se lo sarebbero meritato!
Svoltò un paio di volte e salì poi una rampa abbastanza ripida di scale, fino ad arrivare nella cima della Torre Est. Solo una porta in legno la separava dalla guferia, porta che Max non esitò ad aprire con energia. Ciò che si ritrovò davanti fu una quantità indefinibile di gufi e civette di tutti i tipi, di tutti i colori e di tutte le dimensioni: non sentiva alcun rumore prodotto da loro, probabilmente stavano dormendo, quindi Max potè ammirarli in pace senza doversi preoccupare di infastidirli o farli arrabbiare. Accidenti, quanto erano carini! Fosse stato per lei, li avrebbe squadrati uno ad uno, tutti quanti, o avrebbe toccato il loro piumaggio, sicuramente morbido... Ma non poteva rimanere lì a lungo. Si guardò intorno cercando un gufo più sveglio degli altri, che quindi non avrebbe disturbato più di tanto, e quando trovò una civetta bianchissima fissarla con occhi vigili sorrise a trentadue denti. Sì, quella!
-Ehi, piccola- iniziò a parlarle, come faceva di solito con ogni animale che incontrava. -Mi fai un piccolo favore?- la civetta piegò la testa, senza muoversi di un millimetro, e Max lo intese come un "sì". Le si avvicinò lentamente, per paura di spaventarla, ma non vedendo nessuna reazione brusca si rilassò un po'. Si posizionò davanti a lei, avvicinandole la lettera al volto, e la civetta la prese col becco senza alcuna esitazione. Max sorrise di più, e prendendosi di coraggio provò a sfiorarle il candido piumaggio... Ma l'animale con uno scatto si "scrollò" di dosso la mano della ragazza, senza ribattere ma con uno sguardo che le fece capire di non dover provarci di nuovo.
-Okay, okay... Scusa- le sembrò strano scusarsi con un animale, che forse neanche la capiva, ma le venne naturale. Arretrò di qualche passo quando vide la civetta pronta a spiccare il volo, e quando l'animale lo fece, allontanandosi velocemente, Max stette ad osservarla fino a quando non scomparì alla sua vista.
 
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Ellen Owl
view post Posted on 13/2/2010, 20:42




Nicholas si trovava a girovagare per i corridoi, quel giorno.
Aveva appena finito i compiti di Pozioni, e si trovava a riflettere su ciò che aveva scritto.
Non aveva un meta. Salì fino la torre est, dopo aver fatto un traggitto di circa un'ora. Un ora solitaria.
Chissà che non ci fosse nessuno quassù, si chiese Nick, quando ebbe raggiunto la Guferia.
C'era un ragazza tutta sola, chestava mandando una lettera, probabilmente ai suoi genitori.
Nicholas si avvicinò a lei, e le sorrise.
Ricordava di averla vista a lezione, ma non era sicuro di ricordarsi il suon nome.
Si ricordava Max, ma chissà se era quello giusto?
Dopo averle sorriso, il ragazzo disse Ciao, io sono Nicholas ma puoi chiamarmi Nick, piacere.
 
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view post Posted on 13/2/2010, 21:20
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Aveva scelto di passare qualche minuto lì, in mezzo a tutti quei volatili addormentati, e dopo qualche passo si ritrovò poggiata sul parapetto della guferia, quello che dava verso l'esterno. Poggiò le braccia sulla sommità della costruzione in pietra e poi la guancia su di esse, osservando con superficialità il meraviglioso panorama che aveva di fronte. Non voleva tornare dentro... Quel posto le piaceva, sicuramente vi sarebbe tornata spesso. Socchiuse gli occhi, sentendo il vento freddo arrivarle sul viso senza neanche troppa forza, e a malapena trattenne uno starnuto. Passandosi una mano sul naso, borbottò e pensò di tornare dentro prima di prendersi un malanno.
Non appena si fu voltata vide un ragazzo entrare in guferia, un ragazzo che credeva di aver già visto, forse a lezione. Uhm... Non ricordava il nome! Ma non ci fu bisogno di scervellarsi, perchè proprio lui si presentò qualche attimo dopo, sorridendole. Ecco... Nick.
Max sorrise allegramente quando si presentò a sua volta.
-Io sono Maxine, per gli amici Max!- disse, inclinando la testa e poi porgendogli la mano educatamente come di solito si faceva quando ci si presentava a qualcuno. E lei non sarebbe stata da meno!
 
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Ellen Owl
view post Posted on 13/2/2010, 21:25




Ah si! Max!
Strinse la mano della ragazza sorridendo.
La ragazza si era appunto presentata come Max.
Nick, sorridendole ancora, disse Spedisci una lettera ai tuoi genitori?, aveva notato da quando era entrato la lettera che la ragazza aveva affidato al gufo.
 
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view post Posted on 13/2/2010, 22:01
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Max notò con piacere che Nick sorrideva spesso, come lei: era una qualità che apprezzava sempre in una persona, perchè secondo lei chi sapeva sorridere riusciva a vedere il meglio della vita. ... Sì, sembra un pensiero fin troppo profondo per una ragazzina di undici anni, ma questo è quello che suo padre le ha sempre detto, e Max aveva sempre preso le parole del padre come oro colato, al contrario del fratello che se ne stra-fregava... Lui dava più ascolto a mamma, come tutti i figli maschi d'altronde.
Alla domanda del ragazzo arrossì appena dall'imbarazzo, portandosi però una mano alla nuca e accennando una linguaccia.
-Accidenti, mi hai beccata- gli disse, ridendo. La buttava sullo scherzo, ma di solito non le piaceva farsi vedere dagli altri in quei momenti d'intimità, per così dire. E poi, era da bambini piccoli avere nostalgia dei propri genitori! Per questo si vergognava.
-E tu invece?- gli chiese, non notando nessuna lettera in bella vista. Che fosse venuto soltanto per prendere un po' d'aria?

Aaah, la mente contorta dei giovani undicenni... Pensano di essere già grandi, eppure non lo dimostrano proprio x°°DD *ci è passata anche lei*
 
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Ellen Owl
view post Posted on 13/2/2010, 22:05




Il sorriso sulla faccia di Nick si spense.
Io...non devo mandare nessuna lettera..., disse.
Commino fino alla staccionata e vi si appoggiò.
Fissando il panorama aggiunse Magari avessi qualcuno a cui spedire una lettera...
 
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view post Posted on 13/2/2010, 22:17
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Uhm, forse aveva parlato troppo presto. O troppo, e basta... Nick si era adombrato, e subito dopo le sue parole. Max inarcò un sopracciglio, perplessa per quel cambio repentino di umore - come se lei fosse da meno -, poi intristendosi per l'espressione che Nick aveva assunto. Sul serio, era stata colpa sua?
Lo seguì con lo sguardo quando il ragazzo si mosse verso il parapetto e vi si appoggiò. Mormorò qualcosa, qualcosa che Max afferrò solo in parte, ma che comunque le fece capire il perchè della tristezza del ragazzo.
-Tu... Non hai genitori?- voleva aggiungere "Sei orfano?", ma le sembrava già abbastanza quello che aveva combinato. Sperava soltanto che in quel modo non avesse peggiorato la situazione... Portò le mani dietro la schiena, all'altezza delle anche, intrecciando le dita tra di loro; fece qualche passo avvicinandosi a lui, affiancandolo poi e guardandolo di sottecchi, in attesa. Il sorriso era scomparso anche a lei, non le era mai piaciuto parlare di argomenti "tristi" e quanso capitava lei non sapeva mai come comportarsi.
 
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Ellen Owl
view post Posted on 13/2/2010, 22:22




A Nick, non piaceva parlare di questo argomento... però quel giorno ne sentiva il bisogno.
No...mio padre è morto in un bombardamento... mamma glielo diceva che fare il militare non eracosa da mago...ma lui.... Fece una pausa e dopo contiunuò Mia madre è morta un mese dopo...la uccisa un Dissenatore...
Nick non capiva perchè, e nessuno lo aveva mai spiegato, al ragazzo.
Sul suo volto scese una lacrima.
 
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view post Posted on 13/2/2010, 22:34
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Max non riusciva proprio ad immaginare una vita senza genitori. Come avrebbe fatto lei senza il calore che ogni giorno le trasmettevano, con anche un gesto così semplice come il preparare la colazione o l'augurare la buona notte? O anche soltanto un sorriso, un gesto, anche un rimprovero quando serviva... No, era impossibile per lei capacitarsene. Invece Nick l'aveva sperimentato, quando era anche più piccolo di lei... Iniziò subito a provare un po' di pena per lui, che cercò di nascondere perchè sapeva quanto le persone odiassero la compassione, di solito.
Si limitò ad ascoltare il riassunto fattole dal ragazzo, con una smorfia triste in volto. A volte la vita era proprio ingiusta... Erano quelli i momenti che le facevano pensare che lei era davvero troppo ottimista. Non esistevano solo le cose belle, ma anche quelle brutte. Un lutto, per esempio, lei non poteva capire cosa provocasse, ma poteva immaginarlo. Un vuoto enorme.
-Mi dispiace- mormorò, con voce appena più roca, cercando di ricacciare giù il nodo alla gola che la opprimeva. Accidenti, odiava quel suo difetto... Non poteva essere sensibile a tal punto! Abbassò lo sguardo, osservando il terreno, molto più in basso di loro, battendo piano il piede per terra in un riflesso incondizionato. Poi guardò di nuovo il ragazzo, sperando di non avere gli occhi lucidi per non fargli pensare di essere una piagnona.
-Non hai nessun altro parente?- chiese poi, non per curiosità ma per un'idea che le era venuta in mente in quel momento.
 
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Ellen Owl
view post Posted on 13/2/2010, 22:37




Nick rispose con un tono di voce molto basso No...sto in uan specie di casa-famiglia...per m-maghi.
Sperò di non fare sentire alla ragazza i suoi singhiozzi, e di non farle vedere le sue lacrime.
 
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view post Posted on 13/2/2010, 22:46
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Max cercò di non sentire i singhiozzi che scuotevano il corpo del ragazzo, perchè sapeva che se se ne fosse davvero resa conto sarebbe scoppiata a piangere esattamente come lui. Sperava che si calmasse, si sentiva davvero a disagio... Non sapeva come consolarlo, stava andando nel panico!
"Forza Max, come fa mamma quando deve consolare te?" si disse, mordendosi il labbro inferiore mentre rifletteva. Sua madre di solito la abbracciava, le accarezzava i capelli e le sussurrava tanti "Va tutto bene", fino a quando lei non si calmava... Andava bene anche se era lei a farlo con Nick? Non aveva altre idee, solo quella.
Lentamente si avvicinò quel che bastava per circondarlo con le piccole braccia, ed essendo abbastanza più bassa di lui dovette appoggiare il viso sotto la spalla, vicino al petto. Chiuse gli occhi, tentando di ignorare il lieve rossore che le saliva alle guance per l'imbarazzo dell'azione che aveva appena fatto, e portò una delle mani alla testa del ragazzo, iniziando ad accarezzargli incerta i capelli.
-Scusa, non dovevo continuare a parlarne... Va tutto bene- sussurrò contro la stoffa della maglia del ragazzo, zittendosi subito dopo. Aveva come il brutto presentimento che il ragazzo l'avrebbe scacciata. Ma lei voleva solo consolarlo...
 
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Ellen Owl
view post Posted on 13/2/2010, 22:51




Il gesto della ragazza era certamente stato carino.
Forse era per questo che Nick si sentiva un pò a disagio.
Nonostante il rossore che prese a colorargli le guance, un pò per il gesto di Max, un pò per il nervosismo del pianto, il ragazzo fu felice di aver incotrato una ragazza così speciale.
Dopo due minuti circa, impiegati per calmarsi, Nicholas asciugò le lacrime con il dorso della mano, poi escamò con voce roca Non devi scusarti...anzi io dovrei farlo... piangere ancora così come un bambino, nonostante siano passati tre anni....
Sospirò e aggiunse Mi dispiace, ti avrò messa a disagio. A volte ho bisogno di sfogarmi un pò, anzi di solito più ne parlo e meglio è... grazie per avermi ascoltato.
L'ombra di un sorriso nel suo volto, lo fece rilassare appena. Le lacrime continuavano a scendere, più lente di prima, nel suo meraviglioso volto.

Edited by Ellen Owl - 14/2/2010, 14:38
 
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view post Posted on 14/2/2010, 15:25
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Forse il gesto era stato apprezzato... Ancora Nick non aveva iniziato a sbraitare. Si trattenne dal sospirare di sollievo, e non si mosse per qualche minuto. L'imbarazzo era crescente, probabilmente Nick era anche più rosso in volto di lei. Non ci pensò, rimase soltanto in quella posizione, continuando ad accarezzargli impacciata i capelli, quando poi sentì Nick iniziare a parlare con voce roca. Riaprì gli occhi, che aveva tenuto chiusi per tutto quel tempo, e pian piano sciolse l'abbraccio, cercando di far tornare la sua faccia al colore iniziale. Lo sentì scusarsi per la scenata fatta, ma lei non pensava che ce ne fosse bisogno.
-Non... è da bambini!- esclamò stringendo appena i pugni lasciati ai lati delle braccia, ovviamente non arrabbiata ma appena piccata. Però, sorrideva. Non era da bambini... Lei piangeva per molto meno, figurarsi! Il suo sorriso si allargò, mentre tornava esuberante come sempre e gli poggiava amichevolmente una mano sulla spalla, l'altra mano al fianco della ragazza.
-... Ma i ragazzi non devono piangere- lo riprese, scherzando. Inclinò la testa di lato, facendosi pensierosa, poi tornò a sorridere.
-Vuoi che facciamo un giro da qualche parte? Così ti distrai!- propose, allegramente.
 
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Ellen Owl
view post Posted on 14/2/2010, 15:31




Non..è da bambini!, disse Max. E poi aggiunse Però i ragazzi non devono piangere!.
Bè, come biasimarlo? Comunque Max, lo aveva detto scherzando e prciò Nick non si offese.
Si asciugò di nuovo un lacrima. L'ultima prima di tornare il ragazzo spensieratodi sempre.Allora...dove andiamo?, disse sorridendole.
Non era il suo solito sorriso, ma si ci avvicinava molto più del precedente.
 
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view post Posted on 14/2/2010, 15:42
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Quando lo vide tornare a sorridere quasi come al solito, Max si sentì sollevata. Ecco, preferiva sempre vedere la gente sorridente, che quella triste, o addirittura piangente. Dopotutto, i sorrisi erano una bella cosa, no?
Iniziò a pensare ad un luogo dove avrebbero potuto passare un po' di tempo, soprattutto per Nick che aveva decisamente bisogno di distrarsi. Non sapeva molto di quella scuola, ma aveva sentito parlare più volte di un certo Boscoelfo... E più o meno era riuscita a capire dove trovarlo. Le persone che incrociava per i corridoi parlavano, e tanto, e lei era una brava ascoltatrice.
-Ho sentito parlare di un bosco appena fuori dalla scuola, chiamato Boscoelfo... Il nome sinceramente mi ispira! Che te ne pare?- ispirava, eccome. Boscoelfo... E se avessero trovato veramente alcune di quelle creature? Fantastico! Non vedeva l'ora di scoprirlo.
Iniziò a tornare dentro, in mezzo a tutti quei gufi che pian piano si stavano svegliando, poi si voltò verso Nick e aspettò una sua risposta... Anche a lui sarebbe piaciuto, sicuramente!
 
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22 replies since 13/2/2010, 20:29   179 views
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