| Dire che Maxine era euforica era dire DECISAMENTE poco. L'invito di Violet non andava assolutamente rifiutato, e questo era giusto a prescindere, ma quando la ragazza decise il luogo (bibliotecabibliotecabiblioteca!)... Beh, ha già detto che era impossibile rifiutare, no? Allora era impossibile al quadrato. Non sapeva perchè Violet avesse scelto proprio la biblioteca, ma sicuramente non aveva perso tempo a rimuginarci su. A lei andava più che bene! Amava i libri, e di conseguenza amava ogni luogo che potesse collegarla a qualche volume - vecchio e/o nuovo - pieno di pagine da sfogliare e occasionalmente odorare. Sì, probabilmente aveva una mania per l'odore dei libri, ma non credeva proprio di essere l'unica. In giro per i corridoi, anche se non era ancora molto tardi, alcuni professori e studenti più grandi già le raccomandavano di fare attenzione, e le dicevano che esisteva un coprifuoco lì dentro - anche lì? Che cavolo! - e che avrebbe dovuto rispettarlo, pena dei punti tolti alla sua casa. Tutto ciò la faceva incavolare. Erano al chiuso, al sicuro, che poteva mai succedere? E poi, proprio in biblioteca esisteva un bibliotecario, no? E sarebbe stato per forza un mago, quindi in caso di eventi soprannaturali et similia le avrebbe aiutate lui/lei! Per questo non aveva dato molto ascolto alle loro parole. E adesso... Dritti verso la meta! Arrivò in biblioteca dopo qualche minuto, trovando già Violet, seduta ad un tavolo. Sorrise, e fece per salutarla, quando il suos guardo incontrò un'altra figura: era... No aspetta, chi era? Corrugò la fronte. Possibile che fosse proprio il bibliotecario sul quale aveva fantasticato pochi minuti prima? Ma... Impossibile! Era TROPPO carino! E di norma tutte le persone con un ruolo importante - vedi i professori, a parte il professor Cale, i bidelli nella sua vecchia scuola, anche i presidi e via dicendo - sono sempre anziani, antipatici e soprattutto non di bell'aspetto... Per come ragiona una ragazzina di undici anni, almeno. Sì, c'era da dire che era proprio un bell'uomo... E ciò la fece arrossire come un peperone di quelli rossi, ma rossi in una maniera assurda. Fece un cenno del capo, una specie di piccolo inchino con la testa, e si fiondò subito da Violet, ben attenta a non farsi guardare in volto dall'uomo. -Ciao Violet? Quelloèilbibliotecariooddiononcicredohaivistochecarino?- mormorò tutto in tempo record, tutto attaccato, e in effetti anche lei capì poco di quello che disse. Si sedette di fronte alla ragazza, cercando di riprendere il suo colore normale e poggiando le braccia sul tavolo. Cavolo... Cavolo. Si sentiva ancora troppo rossa.
Diamo il via alle danze. +_____+
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