welcome back to the castle;

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dakota;
view post Posted on 11/1/2011, 19:43




Era trascorso quasi un anno dalla sua partenza; i problemi del mondo babbano l'avevano richiamata a casa e costretta a lasciare la scuola di magia e le persone che aveva conosciuto.
La difficoltà maggiore fu quella di dover abbandonare Nicholas, il ragazzo che aveva conosciuto il primo giorno e per il quale aveva preso una cotta.
Ma si sa, a dodici anni gli amori sono cose leggere e superficiali, decisamente semplici da dimenticare, e così fu. Dopo un paio di mesi quell'ardore, quella passione, quel sentimento per l'amico era svanito e neppure ci pensava più.
Si era abituata nuovamente alla sua solita e monotona vita, negando a sè stessa l'esistenza della magia e di tutto il resto, diventando una ragazza seria e responsabile, perciò ora che i suoi genitori l'avevano rispedita in mezzo ai maghi e alle streghe le sembrava di essere un pesce fuor d'acqua. Era cambiata, in tutti i sensi.
E quindi eccola qui, camminare persa tra i suoi pensieri, con i capelli più corti e tinti di un rosso decisamente più vivo, gli occhi truccati di nero e priva di divisa scolastica, infatti indossava una maxi maglietta nera dei Misfits e delle calze maculate nere. Nella sua mente non c'era la minima emozione dal rivederei compagni di scuola e tutto il resto; era diventata fredda a ogni sentimento. L'innocenza con la quale era arrivata l'anno prima era del tutto svanita, scomparsa, persa nel tempo in cui era stata assente, si fermò quindi a fissare il paesaggio innevato da una delle grandi finestre presenti in quel grande spiazzo, metà di numerosi passaggi.
 
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Ellen Owl
view post Posted on 11/1/2011, 19:59




Eh si, si tornava a studiare, dopo la pausa delle vacanz natalizie. Basta alzarsi tardi, studiare dieci minuti ogni tre giorni, si ricominciava la solità e monotona vita.
E intanto sarebbe stato bene: quella era la sua vita, il suo sogno, era tutto per lui. Ma gli mancava una persona, una persona che aveva conosciuto per poche settimane ma che era stata davvero importante. Quella persona era Tabatha.
Tra tutti i suoi amici lì a Beauxbatons, lei era quella che preferiva. Non la vedeva da molto e non pensava a lei quasi più. Quasi. Perchè ogni tanto pensava a lei.
Adesso però si doveva preoccupare del fatto che non aveva toccato libri e doveva mettersi a studiare realmente.
Ma si dài, mi concedo un ultimo giorno di riposo, si disse quella fredda mattina.
Così mangiò qualcosa in fretta ed uscì. Come al solito non aveva vestiti grancchè pesanti. Questo gli portò in mente vari ricordi.
Pensava, e ripensava a quell'anno e senza accorgersene si ritrovò tra i corridoi a vagare.
Non si accorse nemmeno di spingerecon la spalla, per sbaglio, una ragazza molto carina che aveva un qualcosa di familiare. i suoi occhi somigliavano a quelli di Tabby.
No, non può essere. La vedo ovunque si rimproverò mentalmente. Possibile fosse lei?
Scusami, sono proprio distratto oggi le disse sorridendo e proseguì dritto.
 
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dakota;
view post Posted on 11/1/2011, 20:13




Mentre guardava fuori, un ragazzo la urtò accidentalmente.
Quello si scusò e lei un pò scocciata si voltò per rispondere...
Non fa nulla ma la prossima volta sta più attento. Lo guardò, ma quello era Nicholas, e non l'aveva neppure riconosciuta.
Non sentì la minima sensazione d'agitazione che in passato le prendeva, neppure un leggero batticuore, niente di niente.
Era rimasta quasi impassibile.
 
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Ellen Owl
view post Posted on 11/1/2011, 20:23




Possibile che avesse i suoi stessi occhi da cerbiatto?
Gli occhi così belli e dolci che riconosceva soltanto in Tabby? Non poteva certo rimanere con questo atroce dubbio!! Era timido a volte, ma adesso doveva essere estroverso, e poi un'amica non poteva fargli che bene!
Però, qualsiasi cosa fosse accaduta... Tabatha non l'avrebbe davvero salutato? Lui non era cambiato di molto.
Era più alto, più magro, più adulto. Ma era rimasto il Nick di sempre. Inoltre le ragazze di "quel genere" non erano mai piaciute al ragazzo.
Così depresse, così fredde ed acide.... non vedeva alcun motivo per il quale una ragazza, o un ragazzo, dovessero intristirsi a tal punto.
Si girò e quardò il suo profilo. Era carina, cavolo!
Tornò sui suoi passi e le si avvicinò.
Scusa, ma non è che ci siamo già visti da qualche parte?, chiese.
Non sorrise. Se quella ragazza voleva essere fredda lo sarbbe stato anche lui, anche se non sapeva fino a quando avrebbe resistito. Sicuramente, non molto.
 
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dakota;
view post Posted on 11/1/2011, 20:28




Tabatha lo guardò e sbuffò spazientita.
che rottura...
Non aveva alcuna voglia di rivederlo, nè tanto meno di farci conversazione.
Lo guardava con sdegno;
Nicholas, sono Tabatha.
E non disse nient'altro.
Sembrava quasi disprezzarlo, a dire il vero disprezzava tutto quello che in quel momento si trovava in quel posto di ciarlatani.
Il ragazzo la fissava, probabilmente per studiarla;
Devi fissarmi ancora per molto?
 
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Ellen Owl
view post Posted on 11/1/2011, 21:20




No, scusa, rispose il ragazzo istintivamente. Come poteva esserci una trasformazione così netta? Dalla dolce e innocente ragazza era completamente cambiata. Adesso era .... non sembrava lei, ecco tutto.
Non sapeva nemmeno cosa dirle. Avrebbe dovuto salutarla affettuosamente, come erano soliti fare fino a quanlche tempo prima? O se ne sarebbe andato senza dire una parola? Aspettava quel momento da un quasi un anno, un lunghissimo dannatissimo anno, e adesso quel momento era giunto, ma senza la magia con cui Nick lo aveva sognato. Certo, non si aspettava grandi abbracci e feste da parte della ragazza, ma nemmeno un cambiamento così rigido e un comportamento così freddo.
Ma perchè diavolo fa così??, pensò un pò triste.
Poi pensò che per tutto quel tempo non si era fatta sentire, che non aveva risposto alle sue lettere e sentì la rabbia crescergli dentro.
Freddamente disse: Non ti sei fatta sentire. non hai risposto alle mie lettere
 
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dakota;
view post Posted on 11/1/2011, 21:29




Le lettere, già.
Era sparita durante quell'anno.
Non aveva risposto a nessuna delle sue lettere, a dire il vero le aveva bruciate, altre buttate, alcune strappate.
Sì, lo so.
Si voltò, non voleva guardarlo in volto e soprattutto negli occhi.
Schiarì la voce.
Non mi andava di sentirti. Non avevo proprio voglia. La maggior parte le ho buttate.
Lo guardò un momento, con uno sguardo un pò cattivo.
Fece una risatina sadica;
Sei rimasto male? Bhe che ti aspettavi scusa? Si voltò nuovamente con aria soddisfatta, come di chi è appena riuscito nel proprio intento.
Durante il suo ritorno nel mondo babbano aveva conosciuto diversi ragazzi, Nick non era proprio passato per la sua mente e quelle lettere la infastidivano ogni volta che arrivavano.
Sono stata molto impegnata, non avevo tempo da dedicarti.
 
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Ellen Owl
view post Posted on 11/1/2011, 21:45




Cavolo, com'è diversa. No, non mi piace la nuova Tabby, si disse.
Si appoggiò sul cornicione della finestra con le braccia incrociate. Fece un rapido conto: quante diamine di lettere le aveva mandato? Non erano solo tre? Evidentemente aveva perso il conto un pò troppe volte.
Iniziava a sentire caldo. Decise di togliersi il maglione, e nel farlo lasciò intravedere un pò del suo fisico prima di aggiustarsi la maglietta a maniche corte. La cicatrice sull'avambraccio era ben in vista ma non se ne preoccupò.
Appoggiò il maglione sul balcone e si rimise nella posizione di prima.
Mmm... la ragazza con gli occhi da cerbiatto è diventata una donna matura, eh? , disse acido.
Osservò un uccello volare nel cielo e posarsi su una panchina poco lontano.
 
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dakota;
view post Posted on 11/1/2011, 21:51




Lo guardò con noncuranza.
Umh? Tu dici?
Assunse un atteggiamento orgoglioso e troppo superiore.
Non so di cosa parli...a me sembra di non essere cambiata, solo cresciuta.
Poi lo guardò.
Te piuttosto...
Arricciò le labbra...
Sembri ancora più bambino di quando me ne sono andata...
La gente che frequentava ora era tutta molto più grande di lei, il più grande avrà avuto ventitrè anni.
Voleva allontanarlo da lei.
Probabilmente ci sto riuscendo...
Pensò.
 
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Ellen Owl
view post Posted on 11/1/2011, 22:06




Quell'affermazione non gli fece nè caldo nè freddo.
Suppongo che non tutta la gente cambi disse con un tono di voce piatta.
Non credeva di essere diventato più "bambino" come diceva la ragazza.
dopo quello che aveva passato, un bambino lui? Forse non lo era mai stato.
Forse sono un pò bambino, è vero. Sono immaturo per certi versi, disse sfiorando la cicatrice con un dito ma comunque, per altri versi non credo di esserlo, disse sereno.
Non riuscicva a tenere il broncio per più di dieci minmuti. Un suo piccolo difetto. Se la ragazza avrebbe voluto snobbarlo, lui non l'avrebbe permesso.
L'uccello riprese il suo cammino e volò via.
 
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dakota;
view post Posted on 11/1/2011, 22:08




Alzò le spalle...
e si limitò ad ignorarlo.
Restò in silenzio senza proferire parola..
Se voleva parlare doveva essere lui, lei di certo non avrebbe detto nulla.
 
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Ellen Owl
view post Posted on 11/1/2011, 22:40




Ho fatto centro, eh? si complimentò Nicholas.
Lei rimase zitta e sulle prime anche lui la imitò.
Dopo qualche minuto decise di dire qualcosa, ma non sapeva proprio che con cosa potesse uscirsene da quella situazione assurda.
Poi vide dei ragazzini uscire con del cibo tra le mani. Era già l'ora del pranzo? Forse si, ma il ragazzo non aveva fame. E dubitava che Tabatha lo seguisse per mangiare qualcosa, perciò non voleva muoversi di lì ancora per un pò.
Lanciò un'occhiata veloce alla ragazza: capelli tinti, vestiti larghi e cadenti, trucco pesante...
A giudicare dai tuoi vestiti - e non solo da quelli - sei cresciuta in un modo diverso da quello che mi aspettavo le disse, poi la guardò e si sedette sul cornicione, con il volto rivolto alla ragazza,le mani appogiate accanto le gambe. L'aria fresca accarezzava la pelle nuda del ragazzo.
Squadrò bene la ragazza per qualche secondo: il trucco scuro le metteva in risalto gli occhi. Ecco qualcosa di positivo!
Questo trucco ti mette in risalto gli occhi, non è male, disse sorridendo con sorriso magnifico.
 
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dakota;
view post Posted on 12/1/2011, 13:44




Finalmente silenzio, era ora di pranzo ed aveva un leggero languore ma non disse nulla per timore che Nick cercasse di andare con lei.
Sperava veramente che si togliesse di torno in poco tempo, aveva risposto acida molto spesso ma soprattutto aveva utilizzato un pizzico di cattiveria, cosa che non la edificava parecchio ma in quel caso, qualcosa nella sua testolina geneticamente modificata la riteneva la cosa migliore da fare;
Lo vide sedersi sul cornicione, di fronte a lei.
Questo cambio di posizione le fece capire che non aveva ancora vinto. Probabilmente avrebbe iniziato a conversare come suo solito, perciò la ragazza storse la bocca ma cercando di non farlo notare.
E cosi fu, Nick iniziò a parlare. Commentò il suo cambiamento.
Credo che sia meglio ora che prima. Mi piaccio molto di più.
Fece anche qualche apprezzamento sul suo trucco, sbuffò.
Grazie, lo so. Me lo dicono in tanti.
Lo guardò in maniera strana, cercando di fargli capire che non gradiva la sua compagnia e avrebbe preferito rimanere sola.
 
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Ellen Owl
view post Posted on 12/1/2011, 16:29




Prego rispose il ragazzo con noncuranza. Tabatha gli scoccò uno sguardo infastidito. Cosa avrebbe dovuto fare, Nicholas? Andarsene a pranzo?
Non voleva lasciarla, anche dopo le sue risposte acide, ma se lei non voleva proprio vederlo e forse, dopotutto, sarebbe andato via, suo malgrado.
Magari, avrebbe pranzato.
Non le correrò dietro oltre.... ah, non ci credo nemmeno io! Non m'importa se non vuol stare più con me, ma voglio scoprire cos'è successo nel periodo in cui non ci siamo visti. riflettè.
Scese con un leggero "tonf" dal cornicione e prese il maglione. Si voltò verso la ragazza e sospirò.
Poi disse: Tu hai fame?
Sentì di dover starnutire, perciò rinfilò il maglione con un gesto fluido. Attese lo starnuto e la risposta della ragazza. Il primo non arrivò la seconda...
 
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dakota;
view post Posted on 12/1/2011, 18:46




Lo guardò indifferente, nonostante la fame negò; era l'ultima persona con la quale voleva pranzare.
No, ho già mangiato.
Incrociò le braccia.
Lo guardò con attenzione, per un momento provò la solita tenerezza che aveva sempre provato nei suoi confronti, le venne quasi voglia di raccontargli tutto ma si trattenne, ricordando il senso di fastidio.
Bhe? Non hai una ragazza a cui far compagnia? Domandò in maniera acida, fu curiosa e incattivita allo stesso tempo.
Con quella domanda avrebbe soddisfatto un suo bisogno di sapere e gli avrebbe probabilmente spezzato il cuore con una sua eventuale risposta.
 
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33 replies since 11/1/2011, 19:43   185 views
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