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| Era trascorso quasi un anno dalla sua partenza; i problemi del mondo babbano l'avevano richiamata a casa e costretta a lasciare la scuola di magia e le persone che aveva conosciuto. La difficoltà maggiore fu quella di dover abbandonare Nicholas, il ragazzo che aveva conosciuto il primo giorno e per il quale aveva preso una cotta. Ma si sa, a dodici anni gli amori sono cose leggere e superficiali, decisamente semplici da dimenticare, e così fu. Dopo un paio di mesi quell'ardore, quella passione, quel sentimento per l'amico era svanito e neppure ci pensava più. Si era abituata nuovamente alla sua solita e monotona vita, negando a sè stessa l'esistenza della magia e di tutto il resto, diventando una ragazza seria e responsabile, perciò ora che i suoi genitori l'avevano rispedita in mezzo ai maghi e alle streghe le sembrava di essere un pesce fuor d'acqua. Era cambiata, in tutti i sensi. E quindi eccola qui, camminare persa tra i suoi pensieri, con i capelli più corti e tinti di un rosso decisamente più vivo, gli occhi truccati di nero e priva di divisa scolastica, infatti indossava una maxi maglietta nera dei Misfits e delle calze maculate nere. Nella sua mente non c'era la minima emozione dal rivederei compagni di scuola e tutto il resto; era diventata fredda a ogni sentimento. L'innocenza con la quale era arrivata l'anno prima era del tutto svanita, scomparsa, persa nel tempo in cui era stata assente, si fermò quindi a fissare il paesaggio innevato da una delle grandi finestre presenti in quel grande spiazzo, metà di numerosi passaggi.
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